sabato 21 novembre 2009

Emilio Fede, i precari e i raccoglitori di pomodori

«Ci sono giornalisti che guadagnano meno degli immigrati che raccolgono i pomodori». Parola di Raffaele Bonanni (18 novembre 2009), segretario generale della Cisl che sta puntando a creare un nuovo sindacato in concorrenza con la Fnsi.
Edizione serale del Tg4. Emilio Fede commenta: «Una considerazione che non trova riscontro. Se mi guardo attorno, qui ogni giornalista guadagna quanto dieci, quindici, venti, o cinquanta - meritatamente - raccoglitori di pomodori» (il video è qui, al minuto 4.50). Così, en passant. Forse non si è guardato bene intorno? A quanti pomodori corrisponde un articolo pagato 9 euro?

Una giovane giornalista precaria veneta vede la scena, non trattiene la rabbia e scrive una breve ma densa letterina al dottr Fede. La riportiamo qui sotto (se volete unirvi alla protesta, potete scrivere anche voi a emilio.fede@mediaset.it).

"Caro direttore,
sarò brevissima: quanto affermato oggi da Raffaele Bonanni ("Ci sono
giornalisti che guadagnano meno degli immigrati che raccolgono pomdori
nei campi") è assolutamente vero. Posso sottoscriverlo perchè anche
io, giornalista professionista che collabora quotidianamente da nove
anni per un'importante testata del NordEst, mi trovo nella situazione
descritta dal numero uno della Cisl: 9,50 euro lordi a pezzo. E le
assicuro che per chi come me non ha mai messo al primo posto un
contratto di assunzione ed ha pensato sempre e solo a lavorare, per un
giornale che ama, cifre di questo tipo sono un'umiliazione difficile
da sostenere. Immagino che all'interno della sua redazione non ci
siano situazioni di questo tipo, però ci tengo a farle sapere che
tanti bravi colleghi vivono la mia stessa condizione. Senza che il
nostro sindacato faccia nulla.

Distinti saluti

Lettera firmata"